Intorno a noi

Assisi

(a 55min)

Assisi è situata in posizione panoramica su uno sperone del Monte Subasio (m 1290), dominante la piana del topino e del Chiascio. Per i magnifici monumenti, la suggestiva atmosfera religiosa che la pervade, le mistiche memorie di San Francesco e la grazia del paesaggio, costituisce è uno dei luoghi della cristianità più frequentati (in Italia, secondo solo allo Stato Vaticano), oltre che meta di pellegrinaggio (vi termina il Cammino di Assisi). Il principale ingresso della città è per la trecentesca Porta San Francesco; poco più in là si raggiunge la Piazza Inferiore di San Francesco, tutta circondata da un portico del ‘400. All’estremità della piazza cui si ammira il portale gotico della basilica di San Francesco, superbo sacrario di fede ed arte, formata da due chiese sovrapposte. Da qui si accede alla chiesa inferiore, dotata di varie cappelle riccamente adornate; il braccio destro della crociera è adornato da affreschi di Giotto e di Cimabue, quello sinistro da affreschi di Pietro Lorenzetti. Nella cripta sottostante, nel vano dell’antica tomba di San Francesco, costituito da quattro rozzi muri, si scorge la semplice urna in pietra contenente il corpo del santo. La chiesa superiore è una costruzione slanciata e luminosa che contrasta con la cupa austerità della chiesa inferiore. Le pareti sono ricoperte da pitture del Cimabue e, soprattutto, dal famosissimo ciclo dei 28 affreschi della Vita di San Francesco di Giotto. La Piazza del Comune costituisce il centro cittadino, sulla quale si affacciano numerosi palazzi ed un Tempio romano di Minerva. Dalla piazza parte la Via San Rufino, che conduce al Duomo di San Rufino (XII secolo): gli interni furono completamente rinnovati nel 1571; dalla navata sinistra si accede alla cisterna romana, posta alla base del campanile. Dall’esterno del duomo si può entrare nella cripta: collocata sotto l’edificio, vi si trovano resti di pitture risalenti al Mille ed un sarcofago romano che servì da sepolcro a San Rufino (martire del III secolo). Dal duomo si può arrivare in breve alla vetta del colle, coronata dalla Rocca Maggiore, cittadella germanica del XII secolo, cui soggiornò per alcuni anni Federico II di Svevia. Infine, vale la pena recarsi in Piazza Santa Chiara, ove si erge la chiesa di Santa Chiara (1257, presenta un’elegantissima rosa a due giri di colonnine ed archetti) e in Piazza San Pietro, dove si trova la chiesa di San Pietro (in stile romanico-gotico). Da Porta Nuova si può raggiungere a piedi (15 min) il convento di San Damiano (ove nel 1225 San Francesco compose il Cantico delle Creature.

Da Porta Cappuccini parte una strada di 4km che conduce all’Eremo delle Carceri (a 800m d’altitudine). Il primo nucleo dell’eremo fu una piccola chiesa circondata da grotte, nelle quali San Francesco e i suoi seguaci per dedicarsi ad una vita di preghiere e contemplazione. Passeggiando nella selva lungo il cosiddetto viale di san francesco, si giunge al “tempio naturale dell’eremo”, oltre il quale sono visitabili le grotte.

Sulla piana antistante Assisi si colloca la poderosa basilica di Santa Maria degli Angeli (1569), costruita per inglobare e “proteggere” la famosa Cappella della Porziuncola (ove San Francesco fondò nel 1208 l’Ordine francescano); al principio del Presbiterio si trova la Cappella del Transito (ossia la cella dell’infermeria quale morì San Francesco).

Gubbio

(a 50min)

Gubbio è tra le città più caratteristiche dell’Umbria, al margine di una bella piana e ai piedi del Monte Ingino, piena di fascino per il suo intatto, genuino aspetto medievale e per i nobili monumenti; Il 15 maggio, vigilia di Sant’Ubaldo, patrono della città, Gubbio è teatro della famosa corsa dei ceri. Vi prospera la fabbricazione artigianale della ceramica. L’itinerario inizia da Piazza dei Quaranta Martiri, ove si trova la chiesa di San Francesco, costruzione gotica del ‘200 con campanile ottagonale; nell’interno sono notevoli gli affreschi dell’abside sinistro del Nelli e quelli sulla vita di San Francesco nella cappella dell’abside destro. Sul lato opposto della piazza si estende l’antico loggiato dei Tiratori dell’Arte della Lana, con lungo e rustico portico. Proseguite recandovi in Piazza della Signoria: si apre come una balconata sulla pianura sottostante, è dominata dalla mole del Palazzo dei Consoli e, di fronte, dal Palazzo Pretorio. Il Palazzo dei Consoli è sanz’altro uno dei più bei palazzi d’Italia: edificato nel ‘300, é coronato da merli e da un’elegante torretta; il palazzo ospita il museo e la pinacoteca comunale, ove potete ammirare marmi romani e medievali, le celebri tavole Eugubine (7 lastre bronzee con iscrizioni in caratteri umbri e latini), pitture di scuola eugubina e toscana. Da vedere il Duomo, con portale ogivale e sculture duecentesche attorno al rosone della facciata. L’interno è ad una sola, ampia navata con grandiosi arconi ogivali a sostenere il tetto, e custodisce un museo contenente un magnifico piviale di arte fiamminga del ‘500. Assolutamente da non perdere il Palazzo Ducale, fatto costruire dal 1476 dai Montefeltro su imitazione di quello di Urbino. L’esterno è di scarso rilievo, ma é splendido il cortile interno, a portico su colonne per tre lati, di elegantissime forme rinascimentali, esaltate dalla dicromia della pietra serena e del rosso mattone. Il centro storico è solcato da pittoresche vie medievali, tutte da esplorare. Via dei Consoli è circondata da case tutte antiche, di perfetta muratura in conci; in un largo con una graziosa fontana a vasca sorge il il pregevole Palazzo del Bargello (XIII secolo). Via Galeotti si innesta alla Via dei Consoli e si svolge per caratteristici angiporti oscuri e silenziosi. Via Baldassini, anch’essa fiancheggiata da case del ‘200-‘300, sulla quale strabiombano con impressionante effetto il Palazzo dei Consoli, la Piazza della Signoria (sostenuta da 4 colossali arconi) e il Palazzo Comunale. Di interesse secondario, da visitare se avete tempo: Via Savelli della Porta (da notare l’elegante portale rinascimentale del Palazzo della Porta e la chiesetta di Santa Maria Nuova, che custodisce il soave affresco della Madonna del Belvedere, capolavoro del Nelli), la chiesa di Sant’Agostino (XIII secolo), la chiesa di San Pietro (all’interno trovate un grandioso organo riccamente intagliato).

Poco fuori il centro sorge il Teatro Romano (I secolo), ottimamente conservato e che sembra una copia in miniatura del colosseo; non lontano trovate il mausoleo, tomba romana con camera sepolcrale coperta da volta a botte.

Sul fianco del Monte Igino, a 5km da Gubbio e ad 830m di altezza, sorge la basilica di Sant’Ubaldo: quattrocentesca e a ben 5 navate, custodisce entro un’urna il corpo del Santo patrono ed i grandi ceri utilizzati nella Corsa dei Ceri.

Arezzo

(a 40min)

Adagiata sul pendio di un colle di fronte alla piana in cui sboccano il Valdarno, il Casentino e la Valdichiana, Arezzo é rinomata per le produzioni orafe e tessili. Centro della Città e la Piazza San Francesco, ove si trova la basilica di San Francesco, in stile gotico umbro toscano di ispirazione francescana; le pareti del coro sono adornate da un celebre affresco di Piero della Francesca raffigurante la Leggenda della Vera Croce (1453). A destra si leva la pieve di Santa Maria, del XII secolo, in stile romanico; l’interno é a tre navate con grandi arcate ogivali, nel presbiterio é custodito un famoso Polittico eseguito nel 1320 da Pietro Lorenzetti. Lungo il fianco della pieve, la Via di Seteria, interessante per la fila di botteghe medievali, conduce alla scenografica Piazza Grande. Subito a sinistra si ha la favolosa abside romanica della pieve, oltre la quale segue, preceduto da una scalinata, il Palazzo della Fraternita dei Laici, dalla facciata in stile gotico ma con gradevoli elementi rinascimentali. Sull’alto della piazza domina il grandioso Palazzo delle Logge, progettato dal Vasari (1573). Proprio in Piazza Grande si svolge ogni anno la tradizionale Giostra del Saracino, rievocazione medievale in costume nel corso della quale si sfidano i diversi quartieri della città vecchia. In Piazza Fossombroni si staglia la gotica chiesa di San Domenico (fine XIII secolo), che racchiude dei graziosi affreschi tre-quattrocenteschi, ma soprattutto un Crocifisso del Cimabue; poco lontano si trova la Casa di Giorgio Vasari, sede del Museo e Archivio Masariano. In via San Lorentino si trova il Palazzo Bruni-Ciocchi, con un elegante cortile, ospita la Galleria e Museo Medioevale e Moderno, ove si trovano opere dei massimi esponenti della scuola aretina del ‘400 e ‘500, in primis: San Francesco di Margaritone d’Arezzo, Madonna della Misericordia di Bernardo Rossellini, Adorazione del Bambino di Signorelli. In via Margaritone si colloca l’ingresso dell’anfiteatro romano, costruzione in pietra e laterizi del secondo secolo d.C., di forma ellettica con l’asse maggiore lungo 121 metri. Sulla destra dell’anfiteatro sorge l’ex monastero di San Bernardo, sede del Museo Archeologico Mecenate; da ammirare in particolare la collezione di vasi corallini, decorati a rilievo.

Castiglion Fiorentino

(a 50min)

Cittadina cinta di mura e caratteristica per le torri tre-quatrocentesche sulle quali si eleva l’antico cassero; ben conservata la struttura del borgo la struttura del bordo medievale, dalle vie anguste affiancate da antiche case e palazzetti. Nella centrale Piazza del Municipio fanno da panoramica terrazza le Logge del Vasari del ‘500, in pietra arenaria con stemmi di commissari e podestà e un affresco dell’Annunciazione; di fronte alle logge, si trova il Palazzo Comunale (racchiude la pinacoteca comunale, con opere di pregevole fattura). Seguendo la strada a destra del palazzo si sale al Cassero (XII secolo), con massiccia torre a pietre sbozzate. Al termine di Corso Italia, si giunge alla Porta Fiorentina, affiancata da una torre mutilata, prima della quale si sale alla piazza su cui prospetta la romanica chiesa di San Francesco, contenete una bella tavola di San Francesco, opera di Margheritone d’Arezzo. Su di un colle parallelo a quello di Castiglion Fiorentino, si erge il Castello di Montecchio Vesponi (XI secolo molto suggestive le mura merlate, lunghe 263 m).

Cortona

(a 60min)

Collocata a 500m d’altitudine, su di un ripido contrafforte dell’Alta di San Egidio, Cortona é un ampio borgo medievale dall’edilizia prevalentemente in pietra arenaria, tipico per le facciate delle abitazioni protese verso l’esterno e sostenute da sostenute da caratteristici mensoloni di legno; la parte antica dell’abitato é racchiusa da grandiose mura etrusche del IV secolo a.C. Centro della città è la Piazza della Repubblica, in cui sorge il Palazzo Comunale (1241, con torre dell’orologio) e, di fronte, il Palazzo del Capitano del Popolo. In Piazza Signorelli si trova il Palazzo Pretorio (XII secolo), in cui ha sede il Museo dell’Accademia Etrusca; il museo ospita antichissime vestigia romane, etrusche ed egizie, oltre a varie opere di artisti del calibro di Pinturicchio, Ghirlandaio e Signorelli (quest’ultimo originario proprio di Cortona). In Piazza del Duomo, di fronte alla cattedrale, vi è l’ex chiesa del Gesù, oggi Museo Diocesiano, con una pregevole raccolta di dipinti di artisti toscani, tra cui spiccano quelli del Signorelli e di Pietro Lorenzetti; da vedere anche la chiesa inferiore, ambiente affrescato dal Doceno su progetto del Vasari. La Via Santa Croce sale al colle dove, in sito assai suggestivo, è posto il Santuario di Santa Margherita (interno basicale a tre navate, vi si trova il corpo di Santa Margherita, in un’urna d’argento del 1646, e l’antica tomba marmorea della santa del 1362). Poco fuori dalle mura sorge la Madonna del Calcinaio, chiesa rinascimentale dall’eleganza semplice e armonica, sormontato da una cupola ottagonale rivestita in piombo.

A 3,5km dall’abitato si trova il Convento delle Celle, fondato da San Francesco intorno al 1220, con una cella in cui soggiornò il santo ed una chiesetta del 1573.

Il Lago Trasimeno ed i suoi borghi

(a 60min)

Nel cuore verde dell’Umbria a cavallo con la Toscana,tra i canneti e l’incantevole ninfea bianca, si stende il lago Trasimeno, un vero e proprio paradiso naturale in cui si affollano anatre selvatiche, cormorani, il nibbio, il martin pescatore. A fare da cornice, al di là del declivio pianeggiante, dolci colline con boschi che si alternano a campi di girasole e di mais, vigneti e distese di olivi.
Qui l’agricoltura è molto praticata e in maniera tradizionale. Diversi sono i comuni del Trasimeno: Castiglione del Lago,Passignano, Tuoro sul Trasimeno,Magione, Panicale, Castel Rigone,alcuni si affacciano direttamente sul lago, altri distano poco ma risentono del fascino e dell’attrattiva di questo specchio d’acqua.

 

Caprese Michelangelo

(a 35min)

Nel nome stesso del paese, porta il ricordo del celebre Michelangelo Buonarroti, che qui nacque il 6 marzo del 1475. Il territorio è costituto da una vallata verdeggiante, dominata dalla mole boscosa dell’Alpe di Catenaia, chiamata dai capresani Alpe della Faggeta o, semplicemente, Faggeto, e coronata sulla cima dalla vasta e riposante distesa erbosa dei Prati della Regina. Da questa montagna scendono torrenti e ruscelli limpidissimi.

Per la sua bellezza serena e appartata, lontana dai clamori del mondo, questa valle è anche stata definita “La piccola valle di Dio”. Caprese Michelangelo non è accentrato in un unico nucleo ma la popolazione vive sparsa in vari piccoli paesi e gruppi di case, come in un presepe. Qua e là si trovano borghi caratteristici, antiche costruzioni in pietra e centri di fede e spiritualità sparsi nei boschi o nei prati, come l’Eremo della Casella, il Santuario della Selva, l’Abbazia di Tifi e la Pieve di San Cassiano.

Innumerevoli gli itinerari che si possono fare in mezzo alla natura, sia a piedi che in mountain bike.

 

Urbino

(a 75min)

La storia e le fortune artistiche di Urbino sono strettamente legate ai Montefeltro, che l’ebbero in feudo nel 1213. Il più illustre personaggio fu il duca Federico (1444-82), perfetto esemplare di un principe del rinascimento, il quale fece della sua corte un cenacolo di artisti e letterati. Sotto di lui fu eretto lo splendido Palazzo Ducale, massimo monumento della città, iniziato nel 1465, dotato di due caratteristici torrioni cilindrici a punta conica. Nel palazzo ha sede la Galleria Nazionale delle Marche, la cui entrata sbocca nel magnifico cortile a portico su colonne dai bei capitelli; per il monumentale scalone, decorato dal Barocci, si sale alla loggia, nella quale si aprono le belle porte intarsiate delle varie sale che ospitano la Galleria. La Galleria contiene opere di prim’ordine di artisti del calibro di Raffaello, Piero della Francesca, Giusto di Gand, Tiziano, Barocci. Il Duomo, quasi interamente ricostruito nella fine del ‘700 in forme neoclassiche, ha un interno a tre navate con cupola ed una bella cripta formata da 4 cappelle. Da visitare anche l’oratorio di San Giovanni Battista ( risalente alla fine del ‘300), con un soffitto ligneo tutto ricoperto da pregevoli affreschi, racchiude il presepio di Brandani, opera in stucco di finissima modellatura. Se avete tempo, potete vedere anche la chiesa di San Francesco (del XIV secolo, ha un bel portico ad ampie arcate ed un campanile cuspidato) e la casa di Raffaello (in cui nacque il noto artista e sono conservate alcune sue opere minori).

FOSSOMBRONE E LA GOLA DEL FURLO (a 90min)

Una volta terminata la visita di Urbino, se avete ancora tempo a disposizione, vi consigliamo di recarvi a Fossombrone e alla poco distante Gola del Furlo. Ad appena 15min da Urbino, Fossombrone vanta un pregevole centro storico adornato da costruzioni rinascimentali quali: la Corte Bassa (antica residenza dei duchi di Urbino), la Corte Rossa (fu l’abitazione del cardinale Giulio della Rovere) la Corte Alta (vi ha sede il Museo Civico Vernarecci) e il Palazzo Pergamino (custodisce la Quadreria Cesarini e la Pinacoteca Comunale). Tuttavia la massima attrazione della zona é senza dubbio la Galleria del Furlo: situata nella gola del fiume Candigliano, fu scavata nella viva roccia dai romani nel 76 d.C. per permettere il passaggio della via Flaminia; il passaggio è lungo 39m per 6m di altezza.