Intorno a noi

L’Alta Valle del Tevere

Deve il suo nome all’omonimo fiume, che dalle sorgenti romagnole del monte Fumaiolo si immette nel bacino artificiale di Montedoglio, per poi attraversare l’Umbria ed il Lazio sino a sfociare nel mar Tirreno. La vallata, pur costituendo un tutt’uno dal punto di vista geografico, già nel Quattrocento risultava divisa in due diverse aree politiche, l’una soggetta alla sovranità del Granducato di Toscana (oggi asserita alla prov. di Arezzo), l’altra posta sotto il dominio dello Stato Pontificio (nell’odierna prov. di Perugia). La sua peculiarità di zona di confine, incuneata tra Toscana, Umbria, Marche e Romagna, ne ha fatto un territorio estremamente vario dal punto di vista artistico, folkroristico e gastronomico. L’itinerario che vi proponiamo conduce alla scoperta dei borghi più pittoreschi della Valtiberina, tutti collocati in prossimità dell’agriturismo Somaia.

San Giustino

(a 4 min)

Da non perdere il Castello Bufalini: ubicato nel centro di San Giustino, fortezza del 1492, in seguito trasformato in grandiosa villa dal Vasari, é circondato da un giardino all’italiana con labirinto. A soli 2km da San Giustino si trova l’ex Repubblica di Cospaia, piccolissimo borgo al centro di una striscia di territorio che, per un errore di ripartizione di confini tra Stato Pontificio e Granducato di Toscana, rimase “terra di nessuno”, tanto da costituirsi in Stato indipendente. Nei pressi di San Giustino sono stati inoltre rinvenuti i resti di un’antica villa romana, appartenuta a Plinio il Giovane, esposti al Museo del . Vicino alla frazione di Celalba, si può ammirare la Villa Magherini-Graziani (1616); recentemente restaurata, ospita il Museo del Tabacco (infatti, é proprio nel territorio del comune di san Giustino che, nel 1575, venne avviata per la prima volta in Italia la coltura del tabacco).

http://www.tguido.com/alta-valle-del-tevere/san-giustino/

 

Mercato locale settimanale:

San Giustino: Venerdì

Selci : Martedì

Lama: Giovedì

Monterchi : Domenica

Repubblica di Cospaia

(a 8 minuti)

La repubblica di Cospaia è stata un piccolo territorio indipendente dal febbraio 1441 al giugno 1826.
Attualmente è una frazione del Comune di San Giustino.

Il piccolo divenne indipendente quando, nel febbraio 1441, papa Eugenio IV cedette il territorio di Sansepolcro alla repubblica di Firenze. Per errore nella designazione del confine, una piccola striscia di terreno rimase esclusa nel trattato che che delimitava i confini, e gli abitanti di Cospaia dichiararono di non voler accettare alcuna autorità.
Per anni la piccola comunità provvide alla propria sussistenza coltivando il tabacco, chiamato dal “erba tornabuona”. Per le esigenze d’irrigazione fu innalzato un terrapieno come diga per creare un laghetto. Proprio a Cospaia la coltivazione ed il commercio clandestino del tabacco portarono un certo benessere, ma anche una piccola invasione di contrabbandieri, considerando che il fumo e il fiuto del tabacco vennero proclamati illegali nello Stato Pontificio.

http://www.repubblicadicospaia.it/

http://www.umbriatouring.it/lincredibile-storia-di-cospaia/

Sansepolcro

(a 7min)

Centro principale della Valtiberina toscana, vanta un pregevole centro storico, chiuso da una cinta muraria delimitata da cannoniere e da un’imponente Fortezza Medicea (1350). Sulla piazza principale (Piazza Torre di Berta) si affacciano il Palazzo Pichi (XVI secolo) ed il Palazzo Giovagnoli (XIII secolo); a breve distanza troviamo il Duomo, Cattedrale in stile romanico-gotico con ampio rosone. Alla sinistra del Duomo sorgono il Palazzo delle Laudi (1595), il Palazzo Pretorio (XIV secolo, antica sede del governo fiorentino) e la Pinacoteca Comunale. Quest’ultima ospita varie opere di Piero della Francesca, tra cui la famosissima Resurrezione. Nel centro storico di Sansepolcro si svolge ogni seconda domenica di settembre il Palio della Balestra, antica e suggestiva manifestazione folcroristica in costume. La città é sede di importanti manifatture tessili ed alimentari (il marchio Buitoni, noto in tutto il mondo, é sorto proprio a Sansepolcro).

Anghiari e dintorni

(a 15min)

In dominante posizione collinare si erge il maestoso borgo fortificato di Anghiari, la cui fama deriva dal fatto di esser stato teatro della Battaglia di Anghiari, combattuta nel 1440 tra Fiorentini e Milanesi, ed immortalata nel celebre affresco di Leonardo da Vinci del Palazzo Vecchio di Firenze (dipinto poi ricoperto dal Vasari). La cittadina é stata inserita nel novero dei “borghi più belli d’Italia” ed insignita della Bandiera Arancione del Touring Club per i suoi vicoli pittoreschi, attorniati da case in pietra, che mantengono un fascino fuori dal tempo.

A 15 km da Anghiari, immerso nel Parco dei Monti Rognosi, si trova Caprese Michelangelo (650m slm), paesino noto per aver dato i natali a Michelangelo Buonarroti. Da visitare il Castello e la Casa del Podestà, edifici del Trecento che oggi ospitano il Museo di Michelangiolesco. L’abitato è il punto di partenza per escursioni alla vetta dell’Alpe di Catenaia (1415m), da cui si gode un un panorama magnifico che spazia dalle Marche all’Abetone (la strada asfaltata giunge sino a 1220m, in località Faggeto.

Citerna e Monterchi

(a 18 minuti)

Non lontano da Anghiari, vale la pena visitare Citerna e Monterchi. Il fascino di Citerna sta tutto nell’antica rocca e nei camminamenti medievali, entrambi in perfetto stato di conservazione, nonchè nella posizione sopraelevata da cui si gode una magnifica vista panoramica sulla Valtiberina tutta. Monterchi è noto soprattutto per il dipinto della Madonna del Parto di Piero della Francesca, ma vanta anche un grazioso castello del Mille. Da non perdere, se siete in visita durante il periodo natalizio, il suggestivo Presepe Vivente, inscenato nelle viuzze del centro storico di Monterchi.

Città di Castello

(a 15min)

Cittadina fiorente di origini romane, l’antica Castrum Tifernum è oggi il vero e proprio motore industriale dell’Alta Valle del Tevere, e spicca per le produzioni del mobile in stile, della cartografia e della metalmeccanica. La città fu profondamente segnata dalla signoria dei Vitelli, che la governarono dalla metà del ‘400 sino alla fine del ‘500, facendo edificare una moltitudine di eleganti palazzi. La visita parte da Piazza Matteotti, cuore storico del borgo, nel cui lato orientale si trova il Palazzo Vitelli e nel lato occidentale il Palazzo del Podestà (che verso Piazza Matteotti presenta una facciata barocca del 1686 e verso Corso Cavour un bel fianco monumentale, tutto in pietra, e dalle austere forme gotiche). proseguendo per Corso cavour si sbocca in Piazza Gabriotti, ove sorge il Palazzo Comunale del 1334 (costruzione gotica dall’atrio imponente, con robuste volte a crociera). Segue il fianco sinistro del Duomo (risalente al Mille, ma ampiamente rimaneggiato in epoca successiva): il lato sinistro é in stile gotico e la facciata ha forme baroccheggianti. Sotto la cattedrale si estende l’ampia Chiesa Inferiore, in cui é custodito il sarcofago in pietra contenente le reliquie dei santi Amanzio e Florido (quest’ultimo é il patrono della città), e che accoglie il Museo del Duomo (con preziose opere d’arte componenti il tesoro del duomo ed il tesoro di Canoscio. Di fronte al fianco del duomo si erge il Palazzo Vescovile e l’adiacente Torre Civica (alta m, da cui si gode una magnifica vista sul centro storico). In Via della Cannoniera si affaccia il Palazzo Vitelli alla Cannoniera (1521, la cui parte posteriore è adornata da pregevoli graffiti del Vasari), sede della Pinacoteca Comunale, la quale custodisce un’importante raccolta di pitture (contenente opere del Ghirlandaio, del Signorelli e di Raffaello). La visita termina in Piazza Garibaldi, ove ammirare il Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, la più sontuosa reggia tifernate della signoria.

Sulla collina soprastante Città di Castello sorge il Santuario della Madonna del Belvedere (1669, interni con grandiosi stucchi barocchi). A 3,5km dalla città si trovano le Terme di Fontecchio, stabilimento termale dell’Ottocento, noto per i fanghi e per le sue acque alcalino-sulfuree.

Alberto Burri, uno dei massimi esponenti italiani dell’arte moderna é nato e ha vissuto a Città di Castello. Il maestro ha donato alla città oltre 250 opere, tutelate dalla Fondazione Burri, ed esposte presso Palazzo Albizzini e gli ex Seccatoi del tabacco.

Monte Santa Maria Tiberina

(a 30min)

Posto a quasi 700m di altitudine, il borgo gode di un panorama superbo sulla vallata sottostante; oggi pressoché disabitato, ha mantenuto intatto tutto il suo fascino medievale. A partire dall’XI secolo fu roccaforte del feudo dei Marchesi Bourbon del Monte che, venuti in Italia al seguito dei franchi, conquistarono gran parte dell’Alta Valle del Tevere. Da visitare il Castello del ‘500 e la chiesa di Santa Maria con la cripta-sepolcro della famiglia dei Bourbon del Monte. Entro le mura si trova anche una bella pieve del Mille, ove è conservata una pregevole fonte battesimale in pietra.

Umbertide e Montone

(a 30min)

Situato nell’estremità meridionale della Valtiberina, Umbertide offre al visitatore attrazioni quali la chiesa di Santa Maria della Reggia (maestosa costruzione del ‘500 a pianta ottagonale, sormontata da cupola), la chiesa di Santa Croce (del 1651, custodisce la Deposizione della Croce, una notevole tavola del Signorelli), il Castello di Civitella Ranieri (del ‘400, è considerato il più bello e meglio conservato della zona; è delimitato da due torrioni cilindrici e due a pianta quadrata) e l’abbazia di Monte Corona (fondata da San Romualdo nel 1008, vi ha avuto origine l’ordine dei Camaldolesi Coronesi; molto suggestiva la cripta, parte più antica dell’edificio).

Montone é un borgo adagiato su di una collina prossima ad Umbertide; di origine altomedievale, è noto per aver dato i natali nel 1368 ad Andrea Fortebraccio, celebre capitano di ventura che fu signore di Perugia. Di pregio la gotica chiesa di San Francesco (con una bella porta lignea intagliata ed affreschi della scuola umbra del ‘300-‘400) e la Pieve di San Gregorio (XI secolo, in stile romanico-bizantino, custodisce una Madonna del Perugino e un reliquiario in argento in cui è conservata la Sacra Spina di Montone.

Perugia

(a 45min)

Perugia, città d’origine etrusco romana e capoluogo della regione Umbria, ospita una delle università più antiche d’Europa (fondata nel 1308) Il centro cittadino è costituito dalla splendida Piazza IV Novembre, ove sorgono i monumenti più insigni: nel mezzo la Fontana Maggiore (tra le più belle del Duecento, ricca di bassorilievi), a nord il lato della Cattedrale di San Lorenzo con la Loggia di Fortebraccio e l’ex Seminario, a ovest il Palazzo Arcivescovile, a sud il Palazzo Comunale il cui fianco si prolunga nel Corso Vannucci, a est una serie di antichi palazzi tra cui quello del Collegio dei Notari. Il Palazzo Comunale é un possente edificio del XIII secolo; da visitare la magnifica Sala dei Notari al primo piano, al terzo piano trovate la Galleria Nazionale dell’Umbria (la più importante raccolta esistente di pittura umbra, vi sono conservate numerose opere del Pinturicchio, del Perugino e del Signorelli) ed al pianterreno la Sala del Collegio della Mercanzia (con una ricca decorazione quattrocentesca). In Corso Vannucci si trova l’ingresso del Collegio del Cambio, antica sede dei cambiavaluta del 1452 (splendida la Sala dell’udienza del Cambio, a volte ogivali, decorata dagli affreschi del Perugino). In Piazza Matteotti si colloca il Palazzo dell’Università Vecchia (sede dell’università di Perugia dal 1453 al 1811) e, in continuità a questo, il l’elegante Palazzo del Capitano del Popolo. In Piazza Braccio Fortebraccio si erge il Palazzo Gallenga Stuart (fastosa costruzione barocca, oggi sede dell’Università Italiana per Stranieri), ma soprattutto l’Arco Etrusco (poderosa costruzione monumentale della cinta muraria dell’antica Perusia). In fondo a Via del Tempio si erge la suggestiva chiesa di Sant’Angelo, singolare edificio paleocristiano (originario del VI secolo, con portale gotico del ‘300). Proseguite la visita portandovi nei quartieri meridionali della città, raggiungibile dal centro per la Via Marzia, che scende costeggiando i poderosi speroni della Rocca Paolina e ove si trova la Porta Marzia (II secolo a.C.), dalla quale si accede alla sotterranea Via Bagliona (la quale si svolge entro il perimetro della Rocca Paolina con un percorso molto suggestivo di ambiente medievale e cinquecentesco). In Piazza Giordano Bruno sorge la basilica di San Domenico (con poderoso campanile, l’interno è a croce latina a tre navate lunghe ben 122 m), a sinistra della quale si accede al Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria (comprende una sezione etrusco-romana e una sezione preistorica). Continuando in Corso Cavour si giunge alla Porta San Pietro, che consta in realtà di due porte, quella interna trecentesca e quella esterna rinascimentale. Poco lontano sorge il complesso del convento e della basilica di San Pietro (giudicata la più bella di Perugia, è dotata di un campanile esagonale; l’interno, a tre navate divise da 18 colonne ioniche di marmo grigio e granito orientale, è adornato da numerose opere d’arte di pregio).

Ad appena 7km dal centro storico si trova l’Ipogeo dei Volumni, uno dei migliori esempi di tomba gentilizia etrusca (II secolo a.C.). La tomba, scavata nel terreno e alta 4 m per 100 mq di superficie, custodisce opere scultoree etrusche ottimamente conservate, tra cui sette urne cinerarie.